L’ingresso in chiesa degli sposi : il primo passo verso il futuro
Uno dei momenti più emozionanti di un matrimonio è senza dubbio l’ingresso in chiesa degli sposi: carico di attesa, emozione e simbolismo
È il momento in cui i due futuri coniugi si vedono per la prima volta quel giorno, pronti a camminare – simbolicamente e realmente – verso una nuova vita insieme.
C’è un momento che non si prova mai prima, né si ripeterà mai più. È l’istante in cui uno dei due entra in chiesa e l’altro è già lì ad aspettare. Ma non è solo un ingresso. È un passaggio. Come se tutto quello che c’è stato prima – le telefonate, le litigate, le notti a ridere, le scelte difficili – rimanesse fuori da quella porta. Dentro, resta solo il presente: un respiro trattenuto, il rumore ovattato degli sguardi, una luce diversa che filtra dai vetri. L’ingresso non è una sfilata. È vulnerabilità, è consapevolezza. È il momento in cui gli occhi si cercano, e si trovano. E se qualcuno ha pianto prima, o piangerà dopo, lì in mezzo succede qualcosa di sacro e silenzioso. È lì che ci si dice “sì” per la prima volta, senza parole. È lì che la distanza si azzera, e due vite si mettono in cammino. Insieme. Da quel passo in avanti. L’ingresso in chiesa degli sposi è un rito
“Stili per l’ingresso in chiesa degli sposi”?
A seconda del tipo di cerimonia e dello stile scelto, l’ingresso in chiesa degli sposi può seguire diverse modalità…
1. Ingresso tradizionale
È il più diffuso. Lo sposo entra per primo con la madre al braccio destro, seguito dai testimoni. Poi entrano la madre della sposa e il padre dello sposo.
Infine, arriva la sposa (meglio 5 minuti di ritardo che 15!) accompagnata dal padre alla sua destra. Una volta giunta all’altare, il padre la affida allo sposo con un bacio e una stretta di mano.
2. Ingresso formale
Proprio come nei matrimoni reali. Aprono il corteo i paggetti con le fedi e le damigelle bambine, seguiti dalla sposa con il padre. Le damigelle adulte sistemano lo strascico.
Seguono poi lo sposo con la madre, la madre della sposa con il padre dello sposo, e i testimoni. Tutto molto solenne e coreografico.
3. Ingresso di coppia
Più raro ma molto simbolico. Gli sposi entrano insieme, mano nella mano o al braccio, accolti dal sacerdote all’ingresso o già all’altare.
Questa scelta è spesso suggerita dal celebrante ed è adatta a chi desidera un matrimonio più intimo o informale.
“Consigli utili per l’ingresso in chiesa degli sposi”
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Verificate che l’auto della sposa possa arrivare fino al sagrato: potrebbe servire un permesso.
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La sposa non deve mai scendere dall’auto da sola: l’accompagnerà il padre, lo sposo o l’autista.
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Le damigelle adulte possono sistemare velo e strascico prima dell’ingresso.
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Camminate lentamente, in sincronia con il vostro accompagnatore. Sorridete agli invitati, ma baci e abbracci arriveranno dopo.
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Non nascondete l’emozione: è parte della bellezza di quel momento.
Qualunque sia la formula scelta, l’ingresso in chiesa degli sposi resta uno dei ricordi più forti e fotografati dell’intera giornata.
Smartphone? No, grazie.
Ricordate agli invitati che la cerimonia è un momento sacro e irripetibile.
Smartphone e tablet rischiano di disturbare sia l’atmosfera che il lavoro dei fotografi. Flash, suonerie, video e braccia alzate rovinano un istante che merita rispetto.
Un matrimonio unplugged è un regalo per tutti: più presenza, meno distrazioni, ricordi più intensi.
Nel prossimo articolo…dopo l’ingresso in chiesa degli sposi
Approfondiremo proprio questo tema: come organizzare un perfetto Unplugged Wedding.
Ci leggiamo presto!
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